PESARO: SENTENZA DICHIARATA NULLA DALLA CORTE DI APPELLO DI ANCONA E MAGISTRATI PESARESI INCASTRATI DA UNO PSICHIATRA E GENERALE MILITARE. PROCESSO PILOTATO DALLA LOCALE LOGGIA MASSONICA. NEI GUAI IL GIUDICE MAURIZIO DI PALMA E IL PM GIOVANNI FABRIZIO NARBONE.

Il Giudice Maurizio Di Palma, messo in pensionamento anticipato , accusato di avere pilotato il processo insieme al Pm Giovanni Fabrizio Narbone per coprire la moglie sofferente di disturbi mentali

ANCONA 12 FEBBRAIO 2024. La Corte di Appello di Ancona ha annullato la Sentenza di condanna emessa nel luglio del 2021 contro uno psichiatra e ufficiale medico militare e Reati gravissimi quelli contestati al Giudice Maurizio Di Palma, mandato in pensione anticipata, che ha pilotato e concordato sotto banco il processo con il PM Fabrizio Giovanni Narbone e tale Sergio Fattori di Pesaro.

Il Giudice Maurizio Di Palma é stato mandato a casa in pensione anticipata proprio per i fatti gravissimi che gli vengono contestati.

I fatti sono riportati in questo dossier. Il giovane Vladimir Fattori, adottato dal pesarese Sergio Fattori, paziente affetto da patologia mentale esattamente disturbo borderline della personalità aveva tentato di estorcere soldi al proprio psichiatra: tali minacce risultano dai messaggi Whatsapp inviati dal paziente allo psichiatra e depositati in atti dalla difesa . Spaventato dalle conseguenze, Vladimir Fattori inscena con l’amico di Sergio Fattori e agente di polizia giudiziaria Gabriele Bonazza, un falso abuso sessuale, tanto che le telefonate tra l’alllora minore Vladimir Fattori e il poliziotto Gabriele Bonazza ammontano addirittura a circa 152 telefonate per mesi prima della denuncia, telefonate fatte d giorno e di notte.

Il processo é stato corrotto e pilotato fin dall’inizio, corrotto da omissioni e atti illegali da parte del PM Fabrizio Giovanni Narbone, con il benestare del PM Cristina Tedeschini. La Corte di Appello di Ancona ha annullato la sentenza di condanna contestando fatti gravissimi a Procura e Tribunale di Pesaro.

Il Pm Giovanni Fabrizio Narbone ha tra i fatti principali, dolosamente commesso, omesso e nascosto:

-archiviato le 15 denunce presentate dallo Psichiatra senza fare alcuna indagine;

- la perizia psichiatrica su Valdimir Fattori, atta, come noto, a valutare l’attendibilità del testimone, il quale come detto, è un paziente psichiatrico, tra l’altro affetto da grave disturbo borderline della personalità, come emerge dagli atti.

- i messaggi whatsapp estorsivi del paziente Valdimir Fattori ai danni del medico;

-le 152 telefonate intercorse tra Vladimir Fattori e il poliziotto Gabriele Bonazza;

-non iscrivere tra le notizie di reato per più di 1 anno la denuncia presentata da parte dello psichiatra, per poi iscriverla quando la difesa del medico ha chiesto di verificare se il procedimento fosse stato iscritto (di questo dovrà rispondere il Procuratore capo Cristina Tedeschini);

Giudice Giuseppe Luigi Fanuli morto suicida

Il giallo continua a Pesaro. Sopra Giuseppe Luigi Fanuli, ex Presidente del Tribunale di Pesaro. Fanuli é morto in circostanze oscure e il cadavere é stato scoperto proprio dal giudice Maurizio di Palma

SENTENZA DICHIARATA NULLA DALLA CORTE D’APPELLO DI ANCONA.IL GIUDICE MAURIZIO DI PALMA E IL PM GIOVANNI FABRIZIO NARBONE HANNO PILOTATO UN PROCESSO. LE RIVELAZIONI DELLA MOGLIE ROSSELLA PAGNANELLI.

Il Procuratore Capo di Pesaro, Cristina Tedeschini, accusata di depistaggio e frode processuale. Ha tenuto nascosta la denuncia contro il poliziotto Gabriele Bonazza per più di 1 anno.

Vladimir Fattori falso abusato, millantatore ed estortore ha tentato di estorcere soldi allo psichiatra.


-non citare tra i testimoni il poliziotto Gabriele Bonazza.

-incastrare il medico con una richiesta di perquisizione mascherata da una notifica, che hanno costretto il medico a 4 mesi di carcere e poi assolto con formula piena ( il PM Giovanni Fabrizio Narbone ha 3 procedimenti penali per questo)

-fare condurre le indagini solo ed esclusivamente agli amici e colleghi del poliziotto Gabriele Bonazza, cioé Maria Cristina Armini e Cristina Battistelli;

La sola ed unica ‘prova’ a sostegno dell’accusa sarebbe stata,quindi, questa imbarazzante dichiarazione del paziente psichiatrico, fatta per tutelarsi dalle possibili denunce dello psichiatra per estorsione. Null’altro.

Il Tribunale Collegiale, presidente giudice Maurizio Di Palma, accusato di corruzione, associazione segreta e frode processuale, ha fatto atti illeciti, omesso atti come di seguito:

  • non ha chiesto la perizia psichiatrica su Vladimir Fattori, a fronte della consulenza del neuropsichiatra Ugo Sabatello;

  • ha eliminato 3 testimoni chiave della difesa tra cui il prof Aristotele Hadjichristos, psichiatra, che ha avuto in cura anch’egli Vladimir Fattori e la guardia del corpo del medico;

  • ha rigettato qualunque certificazione medica dell’ imputato, inclusa quella di ricovero in terapia intensiva, non rinviando 7, diciamo 7 udienze, malgrado le condizioni del medico per l’ingiusta detenzione;

  • ha rigettato la certificazione medica dell’Avvocato Debora Zagami, difensore del medico, malgrado una frattura pluriscomposta e impossibilitata a viaggiare da Roma;

  • su disposizione del presidente Giuseppe Luigi Fanuli sono stati conservati tutti gli atti computi malgrado i cambiamenti continui dei giudici e l’astensione del giudice avvocato Massimiliano Ricci, ex paziente psichiatrico del medico.

Il processo è ulteriormente viziato da innumerevoli reati, abusi e lesioni dei diritti fondamentali sanciti dalla costituzione, dell’uomo e dei diritti di difesa del medico, il quale non riusciva a trovare giustificazione di tale accanimento.

Nel frattempo il Pm Giovanni Fabrizio Narbone viene rimosso e promosso e trasferito a Macerata, sperando possa fare ancora meno danni.

Il Pm Giovanni Fabrizio Narbone, nel frattempo tarsferito d’urgenza a Macerata, rimosso e promosso, accusato di frode processuale e depistaggio.La moglie, Barbara Antonietta D’Agostino, ex paziente dello psichiatra, originaria di Benevento, che guarda caso lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, al medico fatti inerenti il lavoro del marito, da qui la vendetta del Pm, CHE HA PILOTATO IL PROCESSO CON IL GIUDICE MAURIZIO DI PALMA.

Il corrotto Pm Giovanni Fabrizio Narbone

IL Pm di Pesaro Giovanni Fabrizio Narbone accusato di depistaggio e frode processuale. A giudizio civile per negligenza grave, rischia carriera e 480.000 eur

La Sentenza di annullamento della Corte di Appello di Ancona ha, di fatto, confermato i gravissimi sospetti della difesa del medico.

Precedentemente lo psichiatra, volendo capire le ragioni dell’accanimento contro di lui, delegava ad indagini difensive il proprio commercialista e notaio al fine di ricostruire eventuali rapporti con familiari di pubblici ministeri e giudici di Pesaro., non spiegandosi i comportamenti di Tribunale e Procura di Pesaro.

Dall’estrazione delle fatture sono emersi tutti i rapporti medico-paziente tra lo psichiatra e i vari magistrati, sia requirenti che giudicanti, e parenti stretti degli stessi del Tribunale di Pesaro, per le più disparate patologie psichiatriche, tra cui, sono emersi i rapporti tra il medico e la compagna del Giudice Maurizio Di Palma, Rossella Pagnanelli, che lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, e la moglie del PM Giovanni Fabrizio Narbone, Barbara Antonietta D’Agostino, ex paziente dello psichiatra, originaria di Benevento, che guarda caso lavora anch’essa al Tribunale di Pesaro, come da fatture notarizzate e autenticate.

Già un membro del collegio cioé il GOT Massimiliano Ricci si era astenuto in quanto ex paziente del medico.

Alla luce di tali imbarazzanti rivelazioni, si è cominciata a gettare luce su questa orrenda vicenda giudiziaria, essendo ora sotto indagine l’intero ufficio giudiziario.

L’annullamento della sentenza da parte della Corte di Appello di Ancona ha cominciato a fare luce sulla calunnia attravero l denuncia per falsi abusi di Vladimir Fattori e su come Sergio Fattori, padre adottivo del Vladimir, si sia accordato con il poliziotto Gabriele Bonazza, il pm Giovanni Fabrizio Narbone e l’ex giudice Maurizio Di Palma. I sospetti si concentrano sull’appartenenza dei protagonisti alla loggia massonica locale. Nel frattempo il medico, accusato falsamente, sta procedendo per le vie legali e chiesto misure interdittive e di custodia cautelare verso i colpevoli di questo calvario giudiziario, una vera e propria associazione a delinquere che pilota i processi.

Il medico è difesso dall’Avvocato Debora Zagami del Foro di Roma.

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